Formazione professionale

Notizie sulla formazione professionale
Una sfida culturale
L'educazione collettiva
Il confronto genera differenze
Il gruppo come provocazione e come frontiera

 

 

Da alcuni anni, in collaborazione con la Pastorale del Lavoro Piemontese, la GiOC ha avviato un percorso di coordinamento con i Centri formazione professionale di ispirazione religiosa.
Il coordinamento ha come obiettivo principale il confronto delle esperienze educative proposte ai giovani della Formazione Professionale e l’ideazione e a realizzazione di iniziative comuni che abbiano come obiettivo il coinvolgimento dei giovani, il protagonismo e l’assunzione di responsabilità.

Attività realizzate:
 - Attivazione e gestione di un coordinamento insegnanti dei centri
 - Percorsi educativi nelle classi, in particolare ai ragazzi del Diritto e Dovere, sulle tematiche del mondo del lavoro
 - Organizzazione di momenti extrascolastici (tornei, feste, serate di tempo libero…) per i ragazzi della formazione professionale, gestiti da un gruppo di ragazzi “leader" già coinvolti in altre iniziative
 - Organizzazione di campi estivi

 

 

Una sfida culturale.

Nella società e nella formazione professionale non è assolutamente scontato che vi sia un’attenzione educativa per i giovani con meno opportunità culturali e sociali, giovani che spesso frequentano la formazione professionale. La prima sfida che si individua è culturale e il tentativo è quello di coinvolgere più persone nella riflessione e nella sperimentazione di percorsi con questi giovani. Questa mancanza di attenzione contestuale rende più complesso il lavoro perché si tratta di impostare e sperimentare percorsi educativi e di aggregazione in una prospettiva completamente nuova e spesso isolata.

 

 

L'educazione collettiva.

La responsabilità educativa appartiene a ciascuno di noi, tutti gli adulti volenti o nolenti hanno una funzione educativa nei confronti dei giovani, che esercitano in maniere molto diverse (stile nell’insegnamento, rapporto personale con gli allievi e con gli altri insegnati, accompagnare un gruppo di confronto….), ma tutte fondamentali nella crescita delle persone. Quando si parla di percorsi extracurricolari si deve intendere la necessità di creare una sensibilità e di avviare dei percorsi educativi ulteriori nella formazione professionale, in aula o fuori, e non nel senso di delegare a qualcun altro l’attenzione l’educativa.

 

 

Il confronto genera differenze.

Dal confronto fra le persone del gruppo sono emerse le notevoli differenze che caratterizzano i diversi centri di formazione professionale. Differenze territoriali: è molto diverso un centro di formazione professionale collocato in un contesto metropolitano, da un centro collocato in provincia. Differenze strutturali: ci sono centri inseriti in contesti parrocchiali dove è normale l’esistenza di strutture adeguate per l’incontro, l’aggregazione dei giovani e altri che hanno semplicemente le strutture per l’insegnamento. Differenze organizzative: a centri inseriti già in una proposta del territorio si affiancano molti centri che non ne hanno mai sentito parlare. Differenze infine legate ai soggetti coinvolti: adolescenti, giovani, adulti.
Le differenze comportano la necessità di progettare in maniera situata e specifica in ogni realtà.
Soggetti a cui ci riferiamo: adolescenti in formazione professionale.

 

 

Il gruppo come provocazione e come frontiera.

Il gruppo come possibilità tra dentro e fuori i percorsi scolastici. Una possibilità per l’Io e per il Noi, una possibilità che interpella una responsabilità di proposta e di partecipazione. Il gruppo diventa strumento, esperienza e modalità per vivere il proprio lavoro. Potremmo pensare che il gruppo non è funzionale all’esperienza lavorativa, per il raggiungimento degli obiettivi scolastici. In classe ad esempio l’utilizzo del gruppo potrebbe servire all’interno dei processi di apprendimento. Ma non solo, anche fuori da questi processi può diventare quello spazio in cui è possibile riprendere alcuni temi oggetto dell’apprendimento.
Gruppo come strumento, perché se è vero che oggi è importante la partecipazione, permette di far sentire il giovane parte dei processi che si mettono in atto.
Il gruppo come modalità con cui posso fare esperienza del sé in relazione al mondo. Possibilità di mediare fra sé e il mondo, per cogliere la corresponsabilità delle azioni.

 

 

Non ci sono articoli in questa categoria. Se si visualizzano le sottocategorie, dovrebbero contenere degli articoli.

Agenda

Nessun evento

Sostienici con...

Cinguettii...