
Una GiOC in 'uscita': verso la Campagna d'Azione
- Scritto da Commissione Comunicazione
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In questa era pandemica anche il Consiglio Nazionale della GiOC non si è arreso alle disposizioni governative che vietano temporaneamente le aggregazioni giovanili in presenza, le riunioni e dibattiti; infatti online si è tenuta una giornata di confronto nazionale tra tutte le realtà d’Italia in vista della nuova Campagna d’Azione.
I lavori si sono aperti con il consueto momento della presidente Francesca Guerzoni che ci ha aiutato a spolverare il significato della Campagna d'Azione (CdA). Ci ha ricordato che la CdA è uno strumento inventato da Cardjn per sviluppare la visione collettiva della GiOC, indagare la condizione giovanile nei giovani che incontrava quotidianamente, partendo da un’inchiesta e da una raccolta di ciò che accadeva nella loro vita. È un’occasione d’ascolto e di dialogo che ha come obiettivo elaborare proposte sia per i giovani coinvolti che per i giovani in tutta l’Italia. La CdA e il suo processo esprimono uno stile d’incontro: i giovani non sono solo una raccolta di dati ma sono anche promotori e realizzatori dell’iniziativa.
Noi dove siamo arrivati? Dopo il XVIII Congresso siamo partiti e al Consiglio successivo abbiamo individuato le esigenze emerse dai laboratori del Congresso. Nel Consiglio di aprile 2020, le zone hanno portato le loro idee e proposte riguardo i temi della sicurezza sul lavoro e dei nuovi lavori. Da lì è emersa l’esigenza di parlare di un tema trasversale, che tenesse conto anche della pandemia. In seguito, la Segreteria Nazionale ha incontrato il prof. Daniele Marini, che ha proposto di creare un’equipe multidisciplinare. Il Campo Nazionale a luglio è stato un momento di formazione sul tema delle trasformazioni nel mondo del lavoro e del ruolo delle relazioni sul lavoro per i giovani, con la presenza di alcuni animatori di comunità del Progetto Policoro.
Dopo il Campo è emersa la necessità di andare più nel concreto e dare un focus più preciso, tenendo conto ancora di più della situazione della pandemia che a maggio sembrava poter avere una fine, mentre ad oggi ci sembra una cosa che durerà più a lungo. Durante questi momenti comuni aperti a tutto il movimento si sono individuati e discussi gli obiettivi, divisi in tre filoni principali: trasformazioni e organizzazione del lavoro, rappresentanza e aspirazioni degli studenti.
Infine, abbiamo costruito la bussola che orienterà tutta l’equipe organizzativa della CdA: una commissione formata da almeno un militante per zona, un assistente che ci possa accompagnare sotto il profilo della fede, un adulto, e un gruppo di esperti che ci potrà orientare nei temi.
Ad oggi c’è ancora tanto da fare e da organizzare, ma su una cosa siamo sicuri: sarà un momento aggregativo, una vera occasione di uscita e di rinascita per tutto il movimento. Vale la pena viverlo a pieno, come sempre da giovani protagonisti.