
Comunicato finale Trilaterale 2017 - Barcellona
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COMUNICATO
“Cosa offre la GiOC ai giovani di oggi?”
I Segretariati della GiOC (Gioventù Operaia Cristiana) del sud Europa: Portogallo, Italia, Spagna e Catalunya, ci siamo riuniti in occasione di un incontro annuale a Barcellona, dal 2 al 5 giugno 2017. Inoltre, ha preso parte all’incontro anche Subin Noella Song, Segretario Generale del CIJOC (Coordinamento Internazionale della JOC).
Durante questi giorni di incontro, abbiamo condiviso la realtà dei giovani in ogni luogo e qual è la risposta che sta offrendo la GiOC.
Abbiamo scoperto che come giovani stiamo vivendo una situazione di grande fragilità in tutti gli ambiti della nostra vita. La realtà familiare, con famiglie destrutturate e a basso reddito, la precarietà lavorativa, provocano una mancanza di riferimenti in questo ambito. Estiste anche una difficoltà nella transizione dallo studio al lavoro e spesso ci troviamo in un vicolo cieco.
Viviamo in una società che ci spinge all’individualismo, noi giovani abbiamo difficoltà a stringere relazioni significative, vivendo in un mondo parallelo che ci fa evadere dalla realtà. Ci costa metterci nei panni dell’altro, in questo modo le differenti culture creano rigetto, conflitto e divisione invece della completa integrazione e inclusione.
Sentiamo che la nostra dignità non è rispettata, in molti casi, calpestata per il semplice fatto di essere giovani.
Come giovani, siamo continuamente in ricerca per soddisfare le nostre esigenze specifiche, siano esse più o meno banali.
Di conseguenza ci troviamo a credere in idoli1 che ci allontanano dall’immagine di Dio, ponendo altri riferimenti a cui guardiamo per la nostra vita quotidiana. Inoltre, si tende ad avere un’immagine di Chiesa che non corrisponde al messaggio che ci trasmette il Vangelo.
Partendo da questa realtà (verità di esperienza2) e con la convinzione della nostra dignità come figli e figlie di Dio (verità di fede3), offriamo la GiOC come uno strumento che propone ai giovani:
- il riconoscimento della dignità come giovani lavoratori.
- una comunità che ci accoglie e ascolta, dove condividere la nostra vita e la nostra fede.
- per quanto riguarda la vita, un accompagnamento personale a tutte le dimensioni del giovane.
- un processo di trasformazione, crescita e sviluppo personale, che parte da se stesso e offre una formazione per tutta la vita, costruendo una coscienza critica.
- un processo di iniziazione cristiana che unisce fede e vita, vivendo un’esperienza di Chiesa che parte dai valori del Vangelo.
- un aiuto ad unire il mondo del lavoro e la nostra fede, essendo testimoni di trasformazione in tutti gli ambienti della nostra vita.
- lo strumento della revisione di vita, che è la colonna della nostra spiritualità e dell’impegno attraverso la metodologia del vedere, valutare, agire.
- il protagonismo dei giovani, essendo scuola di partecipazione e cittadinanza attiva.
Pertanto, nel contesto della preparazione del Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” che si svolgerà ad ottobre 2018, e a partire dalla realtà dei giovani, chiediamo di valorizzare la vocazione eterna e temporale come militanti lavoratori cristiani con uno stile di vita ispirato a Gesù.
Barcellona, 5/6/2017
Barcellona, 20/6/2017
1 OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO nel VIAGGIO APOSTOLICO A RÍO DE JANEIRO IN OCCASIONE DELLA XXVIII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’. SANTA MESSA NELLA BASILICA DEL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI APARECIDA, 24 luglio 2013.
“(…)È vero che oggi un po’ tutti, e anche i nostri giovani sentono il fascino di tanti idoli che si mettono al posto di Dio e sembrano dare speranza: il denaro, il successo, il potere, il piacere. Spesso un senso di solitudine e di vuoto si fa strada nel cuore di molti e conduce alla ricerca di compensazioni, di questi idoli passeggeri. Cari fratelli e sorelle, siamo luci di speranza! Abbiamo uno sguardo positivo sulla realtà. Incoraggiamo la generosità che caratterizza i giovani, accompagniamoli nel diventare protagonisti della costruzione di un mondo migliore: sono un motore potente per la Chiesa e per la società. Non hanno bisogno solo di cose, hanno bisogno soprattutto che siano loro proposti quei valori immateriali che sono il cuore spirituale di un popolo, la memoria di un popolo.(…)”
2 Alludendo alle “tre verità” enunciate dal Cardinale Joseph Cardijn, fondatore della JOC
3 Alludendo alle “tre verità” enunciate dal Cardinale Joseph Cardijn, fondatore della JOC