Progetto Active for Intercultural Dialogue

GARALDEA-MADRID

Dal 19 al 25 aprile si sono incontrati in Spagna 60 giovani, con i loro accompagnatori, all’interno del progetto AFID (Active for Intercultural Dialogue) per discutere, confrontarsi, scambiare opinioni sull’integrazione dei giovani immigrati in differenti paesi europei. Dal Piemonte sono partiti 10 giovani e 2 accompagnatori: metà italiani e metà migranti. Per questo progetto EnAIP Piemonte ha collaborato con la GIOC di Torino e l’Ufficio di Pastorale Giovani dell’Arcidiocesi di Torino e sono stati coinvolti i CSF EnAIP di Alessandria e Domodossola. Il progetto AFID  è finanziato all’interno della KA1 di Erasmus+ e vede coinvolti: Red Acoge – soggetto promotore (Spagna), Associazione Solidarietà con l’America Latina (Italia), IG Iniativgruppe INterkulturelle Begegnung un Bildung EV (Germania), DARTKE (Ungheria) ed Enaip Piemonte (Italia).

Durante l’esperienza spagnola i giovani hanno potuto riflettere sulla situazione dei diritti umani dei migranti nei differenti paesi europei, si sono scambiati buone pratiche ed esperienze sull’integrazione dei giovani immigrati; hanno lavorato in differenti workshop: Dialogo Interculturale e partecipazione, Identità culturali, Costruzione delle Pari Opportunità: prospettive di genere nella partecipazione giovanile, Comunicazione Interculturale nelle organizzazioni comunitarie, Advocacy Nazionale e Internazionale: la partecipazione dei giovani in Europa. L’esperienza si è conclusa con la visita del centro di Madrid e una cena spagnola a base di Paella.

Chiara, Lorenzo, Sarah, Leonnen, Ilaria, Giorgia, Mirella, Mouna, Sebastian, Gabriele, Francesca e Francesca, tornati dalla settimana madrilena, carichi di nuove iniziative e idee, pensano già a come metter a frutto l’esperienza ed ad incontrare gli altri giovani europei in iniziative future.

I protagonisti raccontano:

Ilaria: «Garaldea, un’esperienza difficile sotto ogni punto di vista, da capire e da accettare ma che alla fine ti rimane nel cuore per la semplicità e la disponibilità delle persone che ci hanno accolto a braccia aperte. Solo alla fine ce ne siamo resi conto.  E’ stata un’occasione per metterci in gioco; i problemi di comunicazione non sono mancati, ma quando si tratta di diritti, rispetto e accoglienza verso il prossimo, il "diverso", le problematiche svaniscono tutto d’un tratto e ci si diverte anche attraverso pochi semplici gesti. La semplicità, è stata questa la chiave di Garaldea, che ci ha permesso di affrontare insieme tematiche delicate, toccando nel profondo la vita di alcuni di noi, e trovare insieme la bellezza di ciò che siamo, nonostante tutto.  Spero in futuro, di poter avere l’opportunità di fare un’altra esperienza di questo tipo, magari con le stesse persone, magari con la voglia di creare insieme qualcosa di più grande».

Sebastian: « é stata un’esperienza bellissima: ha fatto capire ai giovani che non tutto gira intorno ai telefoni, alla tv o al fatto di uscire a bere. Ti fa pensare al tuo modo di fare, a compararlo con gli altri ragazzi. Ti fa diventare maturo; sono stati 5 giorni pieni di paura di essere giudicati. 5 giorni di divertimento! Un modo per interagire con le altre persone».

Francesca B.:  «è stata una esperienza unica ma soprattutto utile. Abbiamo condiviso esperienze con persone che vivono in contesti diversi dal nostro, imparando che la diversità non può essere che un fattore arricchente. Assolutamente da rifare!».

Sarah: «E stata una esperienza unica. Lo capisco dal fatto che la simpatia tra le persone mi ha talmente colpita che mi è sembrato di conoscerle da anni».

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