
Campo nazionale 2018
- Scritto da Commissione Comunicazione
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Nei giorni 21 e 22 Luglio 2018 si è tenuto il Campo Nazionale della Gi.O.C. presso il Santuario della Madonna della Guardia a Ceranesi (GE). Questo
evento rappresenta per i militanti del movimento un'opportunità per incontrarsi, fermarsi, guardarsi dentro e l'un l'altro. Attraverso
l'approfondimento dei contenuti scelti, essi si prendono cura di loro stessi, dell'esperienza che insieme condividono e di tutti i giovani a cui vanno
incontro.
"Perché lo fai? Perché non te ne vai? Segui la tua bussola e fatti orientare dalle tue scelte.", questo è il titolo che è stato scelto per il campo estivo 2018.
Esso è volutamente provocatorio e nasce da un lungo percorso di riflessione avviato dal Consiglio Nazionale e dall'analisi del giro dei gruppi militanti
effettuato dalla Segreteria Nazionale durante l'anno in tutte le zone abitate dal movimento. Le questioni e le domande emerse erano molteplici, ma tutte
rimandavano alla dimensione delle scelte e della motivazione alla base del nostro impegno nella Gi.O.C. Si è scelto, quindi, di realizzare un campo
dedicato ai VALORI che viviamo in relazione al nostro impegno di militanza nella società di oggi: cosa significa essere militanti nel 2018? Quali valori
condividiamo nelle scelte quotidiane? Per quali valori siamo disposti a metterci in gioco? A quali valori la nostra esperienza ci educa e a quali valori
educhiamo?
Insieme ai militanti, hanno partecipato al campo alcuni animatori di comunità del Progetto Policoro, provenienti da Piemonte, Liguria, Marche e Molise, e
alcuni giovani di Azione Cattolica, che hanno permesso di rafforzare i contatti con le realtà a noi vicine e includere diversi punti di vista per ragionare
insieme in un'ottica di collaborazione e sostegno reciproco.
La giornata di sabato è stata dedicata all'ascolto di alcuni interventi che ci hanno aiutato a percorrere le tappe di una vera e propria Revisione di Vita e
ad allargare lo sguardo, in prospettiva di avviare un percorso che potesse andare oltre al campo e accompagnarci durante l'anno successivo. In primo
luogo, Daniele Marini, professore di Sociologia dei processi economici all'Università di Padova, fondatore e direttore scientifico di Community Media
Research, ha fatto un approfondimento sul tema del cambiamento antropologico legato ai valori e, in modo particolare, a quei valori espressi dalla società nel campo giovai e lavoro e nell'ambito della partecipazione associativa.
A seguire, abbiamo ascoltato Susanna Bustino, psicologa, incaricata della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino e presidente nazionale
della Gi.O.C. dal 2008 al 2010. Susanna ci ha introdotti nella fase del valutare, portandoci la sua esperienza dei valori fondanti del movimento della
Gi.O.C. e riflettendo su come il movimento abbia saputo rispondere negli anni ai bisogni dei giovani e su come sia ancora possibile farlo oggi.
Il terzo intervento è stato tenuto da Luciano Manicardi, priore della Comunità di Bose, che ci ha raccontato l'esperienza della comunità e ci aiutato a
rispondere a queste domande: "Alla luce di quanto abbiamo ascoltato e di quanto emerso nei lavori a gruppi, che senso ha confrontarsi oggi con il
Vangelo? Cosa ci dice la vita di Gesù? Che tipo di cristiano serve alla società di oggi?".
Ai diversi interventi durante la giornata sono sempre seguiti momenti di lavoro a gruppi per poter approfondire quanto ascoltato e rapportarlo a cosa viviamo
nei nostri ambienti di vita. Il confronto aveva l'obiettivo di individuare che tipo di uomini e donne aspiriamo ad essere e, quindi, quale Gi.O.C. sogniamo, a
quali valori non può rinunciare.
Nella giornata di domenica i militanti sono stati chiamati a votare in Congresso Francesca Guerzoni nel ruolo di presidente nazionale della
Gi.O.C. per i prossimi quattro anni. Nel pomeriggio si sono avviati i lavori per progettare azioni concrete, a partire dalle riflessioni del giorno precedente e
in risposta alle questioni più urgenti per il movimento (compito educativo, revisione di vita e fede, comunicazione, finanze, lavoro). Tali piste d'azione
saranno portate avanti durante l'anno, creando percorsi che possano riportare al centro i valori in cui crediamo e per cui spendiamo il nostro
impegno quotidiano.
Il campo nazionale è stata una preziosa occasione di incontro tra giovani di realtà e territori differenti e di rinnovare la nostra passione per la Gi.O.C.
Passione intesa come quella spinta che ci porta a dedicarci con amore a qualcosa a cui non possiamo rinunciare, nonostante costi fatica e sacrifici,
che ci spinge verso il bene nostro e degli altri. La speranza è che, come militanti e cristiani, siamo pronti a scoprire quale sia il nostro tesoro, la nostra
perla preziosa, la ragione profonda per cui siamo disposti ad andare e vendere tutto (Matteo 13,44-46).