Primo maggio 2019

Dall’anno scorso la Gi.O.C. ha intrapreso un percorso alla ricerca della proprie radici: abbiamo avuto modo di fermarci per riflettere e recuperare alcuni fondamenti a noi cari, lavorando su una differente identità del lavoratore che meglio si adatta al contesto odierno, senza però perdere di vista i diritti e doveri fondamentali a cui ogni individuo è chiamato.

È importante fare esperienza del mondo, attraverso relazioni autentiche, sinergie di rete e azioni in grado di coinvolgere i giovani e suscitare il cambiamento.

A volte ci sembra di aver perso la propensione ad indignarci e reagire di fronte alle numerose ingiustizie che subiamo e vediamo vivere dalle persone che ci circondano: pensiamo che noi non ci possiamo fare niente, che siamo singoli individui incapaci di fermare ciò che è più grande di noi, che tanto è inutile...
E invece noi vogliamo provarci, sorretti dall’idea che insieme possiamo essere possibilità... possibilità di cambiamento. E’ fondamentale più che mai provare a muoversi, a sbilanciarsi, prendere posizione, vivendo la realtà associativa come un’officina della persona, in cui si discute, ci si compromette e si progetta il cambiamento insieme.

Riflettere e parlare di lavoro significa quindi parlare di lavoratori, per questo l’azione di federazione della GiOC di quest’anno ha avuto come obiettivo l’incontro tra i militanti, i lavoratori e i datori di lavoro... ascoltando aspirazioni e difficoltà, conoscere le realtà lavorative presenti sul nostro territorio, analizzare le diverse trasformazioni del lavoro e nuovi lavori.

Il compito dei militanti è stato quello di mettersi in ascolto delle persone per raccogliere le loro storie e quelle dei loro luoghi di lavoro attraverso le testimonianze di sacrifici, sogni e soddisfazioni. Da qui il nome di questo primo maggio MEET MY JOB.

Parallelamente il movimento da Gennaio a Maggio ha collaborato con la Pastorale del Lavoro, e con i sindacati. Quest'anno abbiamo iniziato la Festa dei Lavoratori con la Veglia il 30 Aprile presso l’Istituto Agnelli, dove abbiamo riflettuto e pregato sul Futuro del Lavoro.

Il 1° Maggio siamo scesi in piazza in maniera colorata e rumorosa portando insieme a noi il nostro lavoro e quello dei giovani che incontriamo. Successivamente abbiamo celebrato la messa, un momento partecipato e sentito, dettato anche dalle difficoltà e contraddizioni che le persone vivono nei propri ambienti lavorativi, confermando l’importanza di vivere la dimensione spirituale nella nostra quotidianità.

Il 4 Maggio all’Engim in C.so Palestro 14 si è concluso il percorso che ci ha guidato il 1° Maggio: la Gi.O.C insieme alla rete ha continuato a riflettere sul mondo del lavoro e sulla società in continua trasformazione, in particolare sull’avvio di un progetto WIP, la seconda edizione del Laboratorio Metropolitano, sottolineando l’importanza di collaborare insieme dove ciascuno possa dare il proprio contributo.

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